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Scritto ascoltando: Billy Idol – Rebel Yell

Un weekend (o quasi), 2.600 persone che hanno a che fare (o dovrebbero) con il web marketing, più di 30 panel realizzati da professionisti di settore. Se riuscite a riassumere più sinteticamente il Web Marketing Festival tenutosi il 19 e 20 Giugno a Rimini avete offerta una birra quando ci vediamo.

Un evento unico tra quelli realizzati sul tema in Italia, una due giorni intensa a cui non potevo mancare. Quindi portatomi avanti con il lavoro e depistati abilmente i clienti (perché per la legge di Murphy loro avrebbero certamente avuto bisogno) io e 3 colleghi di Open-Box siamo partiti alla volta di Rimini.

Potrei raccontarvi centinaia di cose sul #wmf15, ma preferisco fare qualcosa di diverso, lasciando parlare l’alfabeto.

A come ANALYTICS

Sono stati diversi i panel dedicati agli analytics, sia quelli di Google che più in generale a quelli dei diversi social media. Un tema sempre “caldo” che ci ricorda uno dei comandamenti del web marketing: misurare, sempre! Misurare per valutare KPI e ROI, misurare per rendere la propria strategia e attività sempre più performante.

Mai andare al buio, rischiate di perdervi!

B come BEACON 

Si sente parlare spesso in maniera troppo approssimativa del proximity marketing. Sta di fatto che molto probabilmente ciò che ruota attorno a questo tema rappresenta un futuro importante della comunicazione digitale.

I beacon, soprattutto quelli proposti gratuitamente da Facebook, sono un domani che vive il presente. Forse non avranno ancora estrema utilità a breve, ma continuate a seguirne l’evoluzione perché tra qualche anno non se ne potrà fare a meno.

C come CIOCCOLATO DI MODICA 

Un po’ fuori tema?  Non avete tutti i torti! Ma se anche voi aveste potuto assaggiare il cioccolato di Modica offerto dalla grande Cinzia Di Martino non vi porreste domanda, fidatevi.

D come DEVICE 

Una cosa è ancora più chiara nella mia mente dopo il #wmf15, il dominio dei device mobile. Non solo un cambio di percezione, ma d’impostazione, anche mentale. Oggi bisogna partire da lì a progettare e poi passare al resto.

E come EDGERANK 

Alcune leggende popolari dicono che se si pronuncia 3 volte di fila questa parola appare Mark Zuckerberg in persona… lascio a voi provare. Scherzi a parte non potevano mancare panel dedicati a Facebook ed al suo famigerato algoritmo. L’intervento di Andrea Boscaro di The Vortex è stato, a mio avviso, uno dei più riusciti.

F come FANZ 

Non prendetemi per acido, ma venire ad un evento professionale e continuare a sentirmi ripetere “non comprate i fan” mi toglie un po’ la poesia. È come arrivare ad allenare una squadra di serie A e dire ai giocatori che la palla non si prende con le mani.

G come GOOGLE 

Una cosa riesce a far comprendere bene come sia cambiato profondamente lo scenario del marketing digitale: non ruota tutto attorno a Google, anzi. Social, mobile, internet of things, tante sfaccetature che danno l’immagine di un web quanto mai diversificato. E pensare che ci sono ancora professionisti che non fanno un passo oltre.

Che sia in chiaro, la grande G è ancora fondamentale, ma non tutto si ferma lì. C’è un mondo oltre a Google, sta a noi esplorarlo.

I come INSTAGRAM  

L’intervento di Simone Tornabene è stato tra i miei preferiti. Detto questo però poi il nulla (o quasi). Forse le immagini fanno poco “marketing” per alcuni, ma qualche approfondimento in più non sarebbe stato male. Si parla pur sempre del social con i migliori dati di engagement, uno strumento chiave nell’influencer marketing, insomma un canale che meritava più attenzione.

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L come LINKEDIN  

Vedi sopra. Ottimo panel di Valentina Vellucci (aka @perplessamentevale) a parte non pervenuto. Ad un social sempre più in crescita (vedi accordo con la Cina) avrei dato più spazio.  Forse il tema era troppo professionale?!?

M come MARKETTA  

Ogni volta che partecipo a questo tipo di eventi comincio a pregare il dio del web affinché mi possa salvare dagli speaker markettari. Un compito forse impossibile, tant’è che ogni volta me li ritrovo di fronte, pronti a citare passo passo tutto il loro portfolio. Non c’è tematica o domanda che tenga, loro andranno diritti per la loro strada raccontando quanto siano bravi e cercando di dimostrare “quanto ce l’abbiano lungo”.

Peggio di quelli che si misurano il Klout (sì, mi spiace avervi ferito se ancora ci credevate, ma Klout non serve a niente)…

N come NETWORKING  

Il reale valore aggiunto di eventi di questo tipo. Conoscere professionisti di settore con cui confrontarsi è una risorsa unica, perché è con il confronto delle proprie esperienze che si può davvero crescere. Poca filosofia, ma tanti casi reali da cui apprendere e formarsi.

Conoscere poi tanta bella gente con cui solitamente ti relazioni solo in rete non ha prezzo!