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Scritto ascoltando: The Who – Magic Bus

A volte, lo ammetto, è difficile non stupirsi, è difficile pensare di essere nel 2014, abitando la stessa realtà che ha dato vita ai tanti progetti del mondo web e social di cui parlo su My Social Experience. Ma ci sono occasioni che nascondono vere sorprese, sorprese inaspettate in un paese come il nostro, spesso restio a seguire il passo.

Oggi per scrivere prendo spunto da un fatto accadutomi pochi giorni fa, un fatto della vita offline. Ero a Firenze e mi è capitato per necessità di dover utilizzare, inaspettatamente, i mezzi pubblici. Fatto non poi così strano direte voi, ancor più per chi ha avuto trascorsi a Milano e Londra. Il problema è sempre uno solo… se non hai con te un biglietto spesso un fatto così normale come prendere un autobus può diventare una vera odissea.

Non sempre è possibile fare il ticket una volta saliti, per non parlare di trovare una tabaccheria o un bar che li vendano… in giro come zombie alla loro ricerca, “persi” tra vie che nella maggior parte dei casi nemmeno conosciamo bene (dite la verità, a quanti è capitato?!?). Ci sarebbero (o meglio dovrebbero esserci) le macchinette automatiche, ma se vi capita di essere leggermente in periferia potete far cessare sul nascere ogni speranza. Queste diventano più rare di un congiuntivo usato correttamente in un post sui social. ZERO, o quasi…

Ma torniamo a me e ad il mio “viaggio” in bus. Perfetto. Ero nella condizione appena descritta: necessità di prendere (velocemente) un mezzo che mi portasse in stazione, mancanza del biglietto. Sono seguiti momenti di angoscia… allontanarmi o meno dalla fermata per cercare un bar che vendesse biglietti?!? Fare o non fare il “furbetto”?!? È a questo punto che ho sfoderato un attimo di lucidità e di attitudine “digital”, sfoderando il mio amato smartphone (fortunatamente prendeva) e sono corso a visitare il sito dell’azienda di trasporti fiorentina.

Qui (giudizi sul sito a parte) mi sono imbattuto in qualcosa capace di sorprendermi: TIM Mobility. Una App per “fare” il biglietto pagando  direttamente con il cellulare?!? In Italia?!? Non ci potevo credere, ma era davvero realtà. Pochi minuti per scaricarla, qualche clic e finalmente avevo il mio biglietto!

L’importo di acquisto comodamente addebitato sulla bolletta (per chi come me è abbonato) o scalato dal credito (per le schede prepagate). Comodo no?!?

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La possibilità di rinunciare alle banconote, un reale vantaggio per me, un plus ancora ancora troppo poco diffuso (a volte si fa fatica persino a pagare con carta o Bancomat). Il pagamento tramite smartphone rappresenta in questo senso un’evoluzione considerevole, capace di semplificare davvero una parte della nostra vita quotidiana, sfruttando uno strumento che ormai è per noi così comune. È secondo me è proprio questo il punto, l’innovazione è tale solo quando è in grado di migliorare gli aspetti più comuni del nostro vivere, coinvolgendo il più alto numero di persone.

Una tendenza in crescita a livello globale, ma certamente non tanto da essere un fattore. Secondo Juniper Research , saranno 1 miliardo e 600 milioni nel 2014, per arrivare a 2 miliardi nel 2017 le transazione effettuate tramite smartphone o tablet. L’arrivo di nuove tecnologie in questo senso come Apple Pay saranno certamente un importante traino, ma è probabilmente ancora lontano il giorno in cui potremmo rinunciare al portafoglio.

Intanto mi godo il mio biglietto acquistato tramite App… un piccolo passo per me, ma un grande passo per Firenze (e l’Italia).