Tempo di lettura: 3 min. e 33 sec.

Scritto ascoltando: Suede – Outsiders 

Chiunque si occupi di marketing e comunicazione sa benissimo quanto sia importante andare oltre gli schemi usuali e riuscire a differenziarsi rispetto ai propri competitor. Un consiglio che nella sua semplicità si dimostra nella maggior parte dei casi vincente. Potranno cambiare ambiti e attività, ma state certi che uscire dalla mischia vi permetterà di rendere voi ed i vostri prodotti/servizi più appetibili agli occhi di possibili target.

Anche l’influencer marketing non è immune a quanto detto. Se è infatti vero che sono le capacità e le caratteristiche degli influencer scelti a fare la differenza, lo è altrettanto che il crescente utilizzo degli stessi da parte delle aziende rischia di non far emergere nel modo sperato il nostro progetto. Questo sovrautilizzo rischia di omologarci e diventare per gli influencer e gli utenti (continuamente bombardati) seccante. Un rischio che ha sempre e solo una risposta: essere originali.

Volontà di differenziarsi che incide nell’approccio, nell’ideazione e conseguentemente nello sviluppo del progetto. Un wow factor che ci permette di dare un’immagine diversa e più rilevante del messaggio proposto e quindi del brand. Caratteristiche che si traducono in capacità comunicativa e attenzione verso follower, fan, clienti. Non stupiamoci, la qualità del progetto è vitale e va ad influenzare nettamente la percezione dell’utente, mostrando molto su noi e la nostra realtà.

Differenziazione che è ormai leva anche per gli stessi influencer, condizionando il loro sì e no riguardo il coinvolgimento alle attività progettate.

Siete a corto di idee? Ecco alcuni consigli per dar vita a progetti davvero WOW.

LIVE SOCIAL

Inutile negarlo. Periscope, Streamago, Meerkat e le altre app per effettuare live attraverso i social sono stati una delle novità più amate del 2015. Una novità talmente di successo da spingere i diversi social a dare questa funzionalità internamente. La capacità di coinvolgere dei video unita all’esperienza live, un binomio che non poteva che colpire gli utenti. Partiti un po’ in sordina e ad appannaggio dei grandi brand i live sono pian piano diventati un punto fermo, diffondendosi in modo virale (forse anche troppo).

Beh, pensate di unire a questi la visibilità, il trust e la capacità di creare buzz di un influencer. Basta poco per capirne le potenzialità: il risultato sarà dirompente! Senza eccedere con la fantasia, basta poco. Ad esempio prenderà un’attività “classica” dell’influencer marketing come il test panel, la recensione di un prodotto o un evento esclusivo riproponendola live sui canali social aziendali. Non male, no? All’influencer il ruolo di rappresentare ed essere volto e voce del brand.

Pochi ma fondamentali consigli:

  • NON IMPROVVISARE: anche l’attività che sembra più banale in realtà non lo è. Quindi mettetevi in testa che dovete creare qualcosa di davvero professionale. Il rischio altrimenti è di non ottenere i risultati voluti ed ancor peggio veder ledere l’immagine dell’azienda ed il rapporto con l’influencer. Non siate taccagni, fuori il budget.
  • PUBBLICITARIO  MA NON TROPPO: la finalità è ottenere visibilità e conseguentemente lead o vendite, ma state certi che esasperando questi aspetti non otterremo nulla. Create contenuti utili e piacevoli per gli utenti, il resto arriverà da sé.
  • ORIGINALITÀ DELLA PROPOSTA: non basta dire social live, ciò che “trasmettiamo” dev’essere nuovo, d’impatto, capace di attirare l’attenzione.
EBOOK

I contenuti capaci di essere utili agli utenti sono una delle leve migliori. Ancor di più se realizzati da esperti esterni fortemente esposti e riconosciuti. Benissimo il classico post, ma si può certamente far di più. Per esempio un bell’ebook, magari da scaricare tramite una condivisione o lasciando i propri dati (una manna per le aziende).

L’ebook, se fatto bene (ecco come realizzarne uno) può portarci awareness, contatti e soprattutto dimostrare il nostro essere leader di settore, fidelizzando gli utenti. Fidatevi, questo tipo di attività è tra le più performanti, dando risultati spesso incredibili. Io stesso non manco di scaricare contenuti gratis che possano essermi utili. Capita di rimanere delusi, ma il rischio visto il costo (zero) vale sempre la pena.

Ecco i consigli a riguardo:

  • NON IMPROVVISARE: qui conta la qualità più che la quantita. Ricordiamocelo in fase di selezione dell’influencer. Se i contenuti che mettiamo a disposizione non riscuotono l’interesse degli utenti non solo avremo fatto un buco nell’acqua, ma rischieremo di perdere la fiducia degli stessi. Difficilmente se insoddisfatti scaricheranno altri contenuti (anche se ben fatti). La prima impressione è quindi fondamentale.
  • ESSERE UTILI: alla gente non interessa sentir parlare di noi, di quanto siamo fighi, ecc. Diamogli ciò che cercano: risposte alle proprie esigenze. Non c’è altra formula.
L’INFLUENCER COME PONTE TRA ONLINE E OFFLINE

Una capacità certamente da sfruttare degli influencer è la loro capacità (soprattutto se molto noti al grande pubblico) di spostare attenzione anche nel mondo reale, andando al di là del web e dei social. Questo ci permette di utilizzarli per dare fisicità ai nostri progetti online e creare lati “reali” agli stessi.

Un vero e proprio elemento di connessione tra le due realtà, utile a intercettare anche persone poco avvezze al digitale e a rendere “completa” la nostra attività Un esempio in tal senso sono le campagne Coca-Cola, capaci di agire su più fronti, realizzando situazioni immersive che avvolgono a 360° le persone. Può essere un evento, una reunion con utenti selezionati.

Qualche delucidazione:

  • NIENTE POTPOURRI: fare progetti “totalizzanti” non significa dar vita a “mappazzoni” che bombardano gli utenti da ogni dove. Sia chiaro. Non per tutti i progetti ha senso.
  • ATTIVARE UNA CATENA COMUNICATIVA: il tempismo per progetti del genere è fondamentale. I vari aspetti degli stessi devono susseguirsi con tempi precisi, così da rilanciare di volta in volta la campagna e tenere alta l’attenzione.
  • BUDGET: per progettualità così evolute bisogna avere tanto “fiato”. Il budget necessario sarà rilevante e dobbiamo chiarire al meglio la questione prima di avventurarci in questa direzione.
CONCLUSIONI

Pochi dubbi: chi si ferma e resta nella massa è perduto, anche nell’influencer marketing. Voglia di sperimentare e creare qualcosa di nuovo e di forte impatto è quindi più che un vezzo, ma una reale necessità. A volte basta poco, anche un’attività canonica può essere reinterpretata in una nuova chiave e diventare così interessante per il brand. A volte basta osare, non dimentichiamolo mai!