Che i contenuti siano un’opportunità essenziale per i brand è ormai risaputo. Tramite il content marketing siamo infatti in grado di interccettare i possibili target, informarli su di noi, generare engagement e, con tempo ed impegno, fidelizzarli. Processi che impattano enormemente sul consumer journey e sulla spinta all’acquisto, agendo sulla online reputation e sull’ormai celebre zero moment of truth.
Un percorso che lavora sulla percezione che gli utenti hanno di un brand, e sulla volontà di quest’ultimo di creare una relazione che si basa sull’essere utile, sul dare cioè risposte alle necessità degli utenti. Un help marketing che si dimostra, quando ben fatto, una potenzialità da non sottovalutare.
Potenza del blogging, ovvero dell’arte di tramutare il contenuto in un vero e proprio touchpoint. Un contatto digitale, ma che ha influenze spesso molto concrete e che, contrariamente a ciò che pensano molti, ben si adatta a settori e mercati di qualunque tipo. Ecommerce su tutti.
Il case history di Flyrealarm
Sento spesso parlare professionisti delle opportunità del blog, definendole non consone a questo o quel brand. Un’affermazione che non ho mai condiviso perché mal si adatta alla natura stessa dell’uomo ed alla sua volontà di trovare risposte alle proprie esigenze.
Non a caso ci sono numerosi esempi di corporate blog capaci di sfruttare al meglio il content marketing anche se operanti in settori molto verticali. Un esempio interessante in questo senso è rappresentato da Flyeralarm, realtà online specializzata nella stampa di materiale cartaceo.
Attraverso il blog è riuscito a generare una forte connessione con gli utenti, andando oltre il classico topic della stampa online. Nascono così articoli sul design, sulla user experience, su possibili ispirazioni per addetti ai lavori e non. Un modo di raccontare il brand a 360°, coinvolgendo tipologie di utenti che altrimenti difficilmente sarebbero potuti entrare in contatto con il sito. Non solo. Una comunicazione che guadagna credibilità e autorevolezza, svestendosi in gran parte delle sovrastrutture commerciali.
Una questione di reputation, di netto miglioramento della percezione del web e del suo sentiment. Un vantaggio che per chi vende servizi e/o prodotti online è qualcosa di impagabile.
