Essere invitati da una grande azienda con sedi in tutto il mondo a fare da relatore insieme a professionisti del calibro di Domitilla Ferrari, ecco quella che può essere definita come “soddisfazione professionale”. Sì, perché ad animare il workshop promosso da Augure Giovedì 9 Aprile al TAG di Milano c’ero anche io (grazie ancora per l’opportunità).

Tema della giornata l’Influencer Marketing in tutte le sue forme. La presentazione dell’indagine sullo stato in Italia ed Europa dello stesso è stata l’occasione per confrontarsi su questa forma di comunicazione e marketing non sempre compreso a pieno. Analisi, testimonianze e casi di studio per comprendere meglio le possibilità che l’influencer marketing mette al servizio di brand e aziende.

INFLUENCER ENGAGEMENT: DALLA COMUNICAZIONE DI MASSA A QUELLA MIRATA | SPEAKER: MARGHERITA ZAMA DI AUGURE

L’apertura non poteva che spettare ai padroni di casa. A Margherita Zama il compito di introdurre il tema del workshop e soprattutto raccontare i risultati dell’indagine sullo stato dell’influencer marketing in Italia.

Numerosi i punti che mi hanno colpito e che secondo me ben testimoniano la percezione italiana della comunicazione che coinvolge influencer ed opinion leader. Tra tutte certamente il pensiero, tutto italiano, che inflluencer significhi VIP (ben il 30%) e che tutto ciò si riduca esclusivamente alla remunerazione economica (50%), fatto vero ma non assoluto.

Le sfide per gli intervistati restano però quelle più comuni: identificare gli influencer (66%) e misurare il ROI dei diversi progetti (35%).

Vi consiglio vivamente di scaricare l’indagine completa a questo link.

RELAZIONE TRA BLOGGER E INFLUENCER E CASE STUDY | SPEAKER: DOMITILLA FERRARI

Chi meglio di una vera influencer può spiegare le pieghe dell’influencer marketing? È con questo spirito che la celebre Domitilla Ferrari ha improntato il suo intervento, raccontando la sua esperienza personale, perfetta sintesi di cosa significhi approntare progetti comunicativi coinvolgendo utenti influenti. Parole chiare e semplici che toccano però perfettamente il punto, unite ad un carisma ed una capacità comunicativa che segna (fidatevi!).

Lascio ai tweet dei presenti alcuni degli spunti che più mi hanno colpito.

IL BUONO, IL BELLO ED IL CATTIVO: TRE CASI DI INFLUENCER MARKETING | SPEAKER: MATTERO POGLIANI

Ecco il mio turno. Visti i professionisti presenti ed i grandi casi di studio da loro portati, ho deciso di andare controtendenza, dedicando il mio intervento ad esempi concreti e soprattutto low budget. Partendo dall’assunto “l’influencer marketing è solo per le grandi realtà ?”, ho presentato 3 casi riguardanti un cliente d’agenzia, il Relais & Chateaux Il Borro, tre casi accomunati dal budget contenuto.

Perché se è vero che per progetti di un certo respiro il budget è VITALE, l’influencer marketing permette di ottenere un discreto rapporto costi/risultati se ben attivato. Queste le slide a corredo del mio intervento:

… e ecco invece alcuni tweet:

PS: Ziliani ovviamente “cattivo” solo per giocare con il richiamo, molto lontano, al celebre film…

IL CASO CLIO MAKEUP | SPEAKER: ELENA DOMINIQUE MIDOLO, CEO @ CLIOMAKEUP

Il caso di Clio Makeup, alias Clio Zammatteo, è forse uno dei più emblematici di cosa significhi essere influente. La storia di una ragazza che mentre studiava in una delle più prestigiose scuole per truccatori di New York condivideva video tutorial su Youtube, registrando milioni di visite e diventando in breve lei stessa brand. Elena Midolo, sin dagli inizi alter ego marketing di Clio, ha mostrato, numeri alla mano, quali siano i passaggi per diventare opinion leader e far trasformare la propria fama in un mestiere.  

CASI DI SUCCESSO DI INFLUENCER MARKETING | SPEAKER: DIEGO BIASI, PRESIDENTE E FONDATORE BUSINESS PRESS

A chiudere la serie d’interventi Diego Biasi, professionista da più di 20 anni operante nel settore delle PR e della comunicazione, e responsabile di Business Press. Beh, se i miei casi di studio erano all’insegna del low cost, qui invece si gioca Champions League, mostrando le potenzialità più rilevanti dell’influencer marketing.

Il lancio in Italia di Spotify, la guerra Italia/Giappone tra chef stellati per la salsa di soia Kikkoman, il confronto tra forumer e responsabile di produzione per LG, progetti di comunicazione capaci d’integrare e sfruttare al meglio la capacità di coinvolgimento degli influencer. Perché come dice Diego, le forme di comunicazione saranno pure cambiate negli anni, ma la forza comunicativa delle persone, specie di qualcuna, resta la stessa.